Il territorio e la coltivazione della vite
La Valle d’Aosta, situata a nord-ovest della penisola italiana, è la regione più piccola dello Stato, confinante a nord con la Svizzera, a ovest con la Francia, a sud e a est con il Piemonte.
In Valle d’Aosta la vite è coltivata ai piedi delle quattro più alte cime d’Europa, il Monte Rosa, il Cervino, il Monte Bianco e il Gran Paradiso.
Il territorio prevalentemente montuoso è attraversato da un fiume, la Dora Baltea e da una vallata centrale lunga circa 80 km, la quale si dirama in numerose vallate laterali.
La conformazione morfologica della valle origina una naturale ventilazione che dalle cime delle montagne scende lungo le valli laterali e confluisce nell’asse centrale.
Il clima, di tipo alpino, è caratterizzato da inverni freddi, ricchi di precipitazioni nevose e da estati fresche e ventilate che favoriscono la coltivazione della vite senza far ricorso a ricorrenti interventi antiparassitari.
La piovosità media annua è di circa 800-1000 mm e le precipitazioni sono concentrate nei periodi primaverili ed autunnali.
Storia e dintorni
All’imbocco della vallata, partendo dal comune di Hône sino al comune di Montjovet, si estende la zona viticola nella quale opera la cooperativa La Kiuva.
In questo lembo di Valle d’Aosta le chiese, i conventi e i numerosi castelli, dai più famosi di Issogne e Verrès ai meno conosciuti di Arnad e Montjovet, testimoniano la vita e il cammino degli uomini nelle diverse epoche.
Durante le conquiste belliche dell’Impero Romano, il quale si espanse dal sud dell’Europa verso il nord, la vite arrivò anche in Valle d’Aosta.
Diciassette secoli dopo, furono i pacifici pellegrini che partendo da Canterbury per recarsi a Roma lungo la Via Francigena, fra lunghi viaggi e innumerevoli soste, contribuirono, nel loro vagare, a diffondere molteplici varietà di sementi, piante e viti, ancora oggi presenti in Valle d’Aosta.
Si incrementò così quella che ai giorni nostri è chiamata “biodiversità”.
Arnad: la terra del gusto
È nella terra di Arnad, dove la pianura incontra la montagna, che nasce la nostra cooperativa formata da soci produttori.
Il nostro è un luogo magico, ricco di tradizioni secolari, tramandate di generazione in generazione… una terra di sapori genuini dove ognuno è il benvenuto!
Il paese di Arnad è ancora oggi un borgo in cui la tradizione agricola e l’antico savoir faire la fanno da padroni.
In questo piccolo paese di montagna, i segreti degli antichi mestieri si tramandano tra le le varie generazioni: le conoscenze degli avi vengono preservate e valorizzate per dare la giusta continuità al patrimonio del passato.
I visitatori di questo splendido paese trovano moltissimo in questi luoghi.
Cosa visitare ad Arnad? Attraverso boschi di querce e castagni, mulattiere e sentieri che salgono tra le antiche borgate e lungo i fianchi della montagna, i viaggiatori possono approfittare di vedute incantevoli sulla valle.
Alla fine dei sentieri, chiese e castelli offrono un altro viaggio, tra arte e cultura, alla scoperta di un passato ricco di fascino, dalle profonde radici e secoli di storie e leggende.
E chiaramente, dopo le fatiche di una giornata di visita, il viandante si rifocilla a La Kiuva: il ristorante tradizionale preferito da chi passa per Arnad. L’ultimo viaggio della giornata è quello tra i sapori della tradizione e i gusti di un paese di montagna con una storia ricchissima.
Arna, Arnadi, De Arando, Arnaud, Arnaz, Arnad…
L’evoluzione del nome del paese, attraverso i secoli, parla di una lunga storia, cominciata in epoca romana e forse ancora più antica. Una piccola grande realtà, che affonda le sue radici in un’importante tradizione e che si apre al mondo e, oggi più che mai, a tutti i suoi visitatori: un impegno in continua evoluzione, per farti scoprire, in un paese, tutto il valore della Valle d’Aosta.
Alle porte della Valle d’Aosta, dunque dove la pianura incontra pendii sempre piu’ scoscesi, Arnad è considerata la Patria del Lardo.
L’oro bianco di Arnad: il Lard d’Arnad DOP
Il Lard d’Arnad DOP è un gustoso e profumato salume sottoposto a stagionatura con sale, spezie e aromi di montagna che ne fanno un prodotto tanto unico quanto irripetibile.
Prodotto d’eccellenza del territorio di Arnad in Valle d’Aosta, dal 1996 e’ l’unico lardo d’Europa certificato D.O.P.
Il lardo è ricavato dal dorso del maiale che, ripulito dal grasso eccedente, giunge negli stabilimenti di produzione per essere adeguatamente lavorato.
Entro 48 ore dalla macellazione, il dorso del maiale tagliato in pezzi di forma rettangolare viene collocato in appositi recipienti di legno – rigorosamente realizzati con legname autoctono di rovere, castagno o larice – chiamati Doils, nei quali viene sottoposto allo speciale processo di stagionatura.
Il lardo trova la giusta collocazione sulle tavole in qualità di affettato: il suo sapore dolce fa sì che esso possa essere gustato principalmente come antipasto, abbinato a pane nero e miele.
La sua anima eclettica fa sì che esso possa anche essere utilizzato anche come condimento nella preparazione di piatti a base di polenta e selvaggina. Una variante potrebbe consistere nell’affettare sottilmente il lardo su fette di polenta calde e abbrustolite – in modo tale che, sciogliendosi, possa sprigionare appieno il profumo e il sapore dolce che lo contraddistingue – o, in alternativa, su fette di pane di segale abbrustolite, accompagnato da miele, castagne e formaggio (“à la moda d’Arnad”).
Durante la stagione estiva, solitamente l’ultimo fine settimana di agosto, si tiene ad Arnad la celebre Festa del “Valle d’Aosta Lard d’Arnad D.O.P.“, una tradizione che si ripete ormai da cinquant’anni e che richiama oltre 50.000 visitatori da tutta Europa.
La festa si svolge in Località la Keya, in una radura che ospita piccoli chalet in legno, decorati per l’evento con fiori e panni di canapa ricamati.
Da alcuni anni si svolgono anche dei laboratori del gusto che consentono ai visitatori di approfondire la conoscenza dei prodotti e di assaporarli nei loro abbinamenti ideali.
Ormai conosciuta semplicemente come la “Féhta dou lar”, è l’occasione ideale per degustare il famoso Lard d’Arnad D.O.P. della Valle d’Aosta.
Santuario Machaby
Non lontano dall’abitato di Arnad, immerso fra i boschi di castagno, svetta il santuario di Machaby, dedicato alla Madonna delle Nevi: un’opera di origini trecentesche, interamente ricostruita nel 1687.
Ogni anno il 5 agosto, giorno della Madonna delle Nevi, si svolge una processione che dal paese sale fino alla chiesa, momento in cui è possibile accedere al suo interno.
L’escursione, adatta a tutti, inizia dal parcheggio e segue una mulattiera napoleonica che si inoltra nel bosco fino ad arrivare a destinazione, raggiungendo quota 696 mslm.
Bard: tra storia e cultura
Il Forte di Bard é la più imponente fortezza delle Alpi Occidentali, con i suoi 14 mila metri quadrati di superficie, alle porte della Valle d’Aosta. Un gigante di pietra con spazi interattivi per scoprire il fascino dell’universo alpino con l’avveniristico Museo delle Alpi, un museo dedicato alle Fortificazioni e alle Frontiere e grandi mostre di arte e fotografia.
Assieme al suo borgo, tipico villaggio di attraversamento nato lungo la strada romana, si presenta oggi nel suo assetto urbano medievale pressoché intatto.
L’avvicinamento dal lato meridionale lungo l’antico tracciato della via delle Gallie si svolge in un paesaggio caratterizzato da un lato dai vigneti terrazzati alternati alle balze strapiombanti in parte utilizzate come palestra d’arrampicata, e dall’altro, dalle rocce montonate che precedono la rocca del Forte con gli evidenti segni di epoca glaciale – le Marmitte dei Giganti – e di epoca preistorica.